Rio de Janero ha chiamato il nostro Pietro Ruta a gareggiare per la competizione più importante del mondo, per il sogno di ogni sportivo. Per Pietro si tratta della seconda Olimpiade dopo quella Londra 2016. Nella scorsa edizione gareggiò nella specialità del Doppio Pesi Leggeri con Elia Luini (medaglia d’argento a Sidney 2000), alla fine di un percorso tortuoso, dopo aver cominciato il percorso come riserva e trovandosi titolare a meno di 2 settimane dal via, chiuse la sua Olimpiade al 7° posto vincendo la finale B dopo una sfortunata semifinale che non li ha visti accedere alla finalissima dei big.
A questa Olimpiade è successo qualcosa di più incredibile se non miracoloso. Pietro è stato capovoga del Doppio Pesi Leggeri pe tutto il quadrienno 2013/2016 finchè a 30 giorni dalla partenza per il Brasile, viene messo come riserva non gareggiante per 24 ore e messo a capovoga di una barca difficile di per se come è il 4 senza ma che per tutta la stagione internazionale faticava a centrare una semifinale. Pietro accetta la sfida, passa dalla vogata di coppia a quella di punta e con un duro lavoro la barca migliora e porta a Rio un’equipaggio da podio.
Si perché sin dalla gare eliminatoria gli avversari non si aspettano che lo stroker italiano fosse riuscito a fare il miracolo ma presto il valore di questa barca si appalesa al mondo.
La sua Olimpiade comincia proprio il giorno del suo compleanno, il giorno dopo la Cerimonia d’Apertura, il 6 agosto e si regala una favolosa vittoria. Nessuno conosceva il valore di questa nuova formazione e con una partenza fulminea hanno preso il comando della gara senza più lasciarlo agli avversari. Questo risultato, oltre ad essere una sorpresa per tutti i tifosi azzurri che non vedevano vincere il Quattro Senza Pesi Leggeri da parecchio tempo, induce a pensare che il cammino verso l’Olimpo potesse essere a quel punto veramente possibile.
Mercoledì 9 Agosto è la volta della semifinale dove solamente 3 equipaggi accedevano alla finalissima. Il cammino inizia a diventare più duro ma l’equipaggio italiano di Pietro Ruta, Livio La Padula, Martino Goretti e Stefano Oppo non si fa problemi e con una partenza veloce si mette al comando della regata a fa l’andatura controllando tranquillamente gli innumerevoli attacchi degli avversari. Chiudono davanti alla fortissima Francia e approdano in finale.
Venerdì 11 alle ore 16.44 prende il via la finale olimpica. In Italia sono in molti incollati al televisore a seguire la diretta Rai. I giornali e le tv nazionali hanno infatti dato un giusto spazio a questo cammino strabiliante, per cui tutti sperano di gioire e di brindare ad una medaglia, visto il cammino fin quel punto fatto.
Allo Start le barche iniziano a prendere velocità e la barca italiana non vuole farsi scappare gli avversari “favoriti” al titolo. Non si staccano mai dai primi 3 equipaggi tallonandoli metro dopo metro ma nella seconda metà Svizzera e Francia mettono il turbo staccando dalla zona podio i nostri azzurri. In prossimità degli ultimi 500 mt Pietro chiama un serra disperato provando a far salire la barca e rientrare cosi a zona podio, ma non c’è nulla da fare, la Francia si aggiudica la medaglia di bronzo e lascia a l’Italia un amaro 4° posto per pochi centesimi di secondo.
Pietro conclude la sua seconda Olimpiade al quarto posto ma l’Italia e soprattutto Menaggio, non possono che inchinarsi e ringraziarlo per quanto fatto.
L’impresa è stata comunque grande ed il sogno continua verso Tokyo 2020.
Grazie Peppo, sei un vero CAMPIONE!!!!