Sarasota (USA), 30 Settembre 2017 – C’era una volta la maledizione della medaglia di legno … ma il nostro Pietro Ruta rompe il tabù ed è vicecampione del Mondo 2017 nella specialità olimpica del Doppio Pesi Leggeri Maschile in coppia con Stefano Oppo.
Finalmente Pietro e Stefano hanno interrotto la striscia nera lunga sei anni, che ha visto l’Italia giù dal podio nella specialità olimpica del Doppio Pesi Leggeri.
Il nostro Blackbeard ha impressionato non solo per quell’aspetto minaccioso alla “Edward Teach” ma perché ha dimostrato di essere determinato, temibile e coriaceo. Freddo, anzi freddissimo davanti alle minacce avversarie ed in particolare a quelle dei dragoni cinesi sia in semifinale ma ancor più in finale.
Questo splendido risultato è frutto di un percorso faticoso e tortuoso iniziato tempo fa. Anni duri e movimentati caratterizzati da cambi e rimescolamenti d’equipaggio. A Londra 2012 all’ultimo momento gareggio’ titolare in coppia con il campionissimo Elia Luini e in un mese di preparazione riuscirono ad ottenere un sorprendente 7° posto in doppio pesi leggeri.
All’epoca venticinquenne Pietro si fece carico di un’eredità ed una responsabilità pesante, perché in questa specialità, che è da sempre la più combattuta per numeri e qualità agonistica, si sono misurati con successo i mostri sacri del movimento remiero azzurro e mondiale. Esposito, Luini, Pettinari, solo per citarne alcuni.
Il progetto del duo leggero proseguito con altri compagni di barca pero’ non vede mai spiccare il volo, anzi inanella una serie di risultati mancati sempre giù dal podio, sempre per un soffio.
Cosi’ fino all’appuntamento olimpico di Rio 2016, dove al nostro Peppo, sempre in zona Cesarini viene affidato un compito davvero arduo: guidare da stroker il malconcio quattro senza pesi leggeri, più in alto possibile. L’Uomo è risolutivo e porta una barca da finale C, fino ai piedi del podio in finale A.
Pur nel miracoloso percorso a cinque cerchi, il tarlo di essere colpito da una “maledizione di legno” comincia a serpeggiare dopo il quarto posto brasiliano. Ma il DT Cattaneo e il destino vogliono che sul cammino di Pietro si venga a trovare un sardo duro e talentuoso, pronto e certo che insieme al suo capovoga olimpico, quella maledizione, si possa rompere. Cosi’ è.
La stagione 2017 per Pietro e Stefano si avvia con successi, podi e prosegue senza mai una battuta di arresto. Nelle tappe che li portano al mondiale americano, la medaglia di bronzo agli Europei suona come il primo campanello d’allarme per gli avversari, ma alla storica regata di Henley lo scontro con i big Rambaldi-Mondelli, poi sconfitti, e i Francesi Houin-Azou che con difficoltà vincono di misura lo scontro in semifinale, si capisce il doppio azzurro c’è. La scalata continua passando per le acque del Rötsee di Lucerna nell’ultima prova di Coppa del Mondo, dove Ruta e Oppo conquistano la medaglia d’argento e fanno pregustare l’epilogo dell’appuntamento iridato.
La cronaca del mondiale di americano inizia con la vittoria azzurra nella batteria domenica 24 settembre davanti ad un Inghilterra che chiude lontanissima e con al collo degli azzurri il pass diretto per la semifinale di giovedì 28 settembre.
In semifinale le cose si fanno serie perché i nostri vincono si, ma dopo 1000 metri di lotta al cardiopalmo, causa una velocissima ed arrembante Cina che sorprende tutti in partenza.
Sabato 30 settembre alle ore 16:53 italiane (10:53 a Sarasota) ha luogo lo scontro finale. I favoriti al titolo mondiale sono i campioni olimpici francesi che, nonostante una partenza non perfetta, si portano comunque al comando e fanno l’andatura della regata. I nostri gli restano francabollati e non gli lasciano spazio e modo di respirare ed è cosi’ che a metà del percorso, Pietro e Stefano sferrano un primo bellissimo attacco che li affianca ai battistrada. A quel punto ci credono ed anche a casa in molti pensano che c’è la possano fare. Ma la Francia risponde e si prende un leggero vantaggio che manterrà fino al traguardo. A 300 metri dalla fine si scatena la lotta per il podio e la Cina si fa minacciosa ma con una decina di bordate i due atleti italiani si scrollano i dragoni e chiudono a soli 2 secondi dai Campioni del Mondo.
A fine gara i due atleti azzurri hanno così commentato la loro gara:
Stefano Oppo: “Abbiamo disputato la gara come mi aspettavo l’avremmo disputata, i francesi sono stati con noi fino a metà gara, poi c’era da aspettarselo che se ne sarebbero andati. Noi abbiamo attaccato per cercare di tenerli, finchè Francia a parte a 500 metri dall’arrivo ci siamo ritrovati in piena bagarre, tutti gli equipaggi insieme. A 300 metri dalla fine allora siamo partiti ed è arrivato questo argento, con cui cancelliamo una serie di amari quarti posti conquistati dai Pesi Leggeri nelle barche olimpiche negli anni passati”.
Pietro Ruta: “E’ una bella soddisfazione questo podio, che arriva dopo un anno duro, essendo particolarmente difficile riprendere a pieno ritmo nell’anno post-olimpico. Sono contento del risultato, che arriva in una specialità dove la competizione è alta, e ci regala nuovi stimoli e obiettivi per l’immediato futuro”.
Oggi è tempo di festeggiare i nostri eroi e godersi questa grande impresa sportiva, ma tranquilli, già domani ricominceremo a sognare di arrivare ancora più in alto …
Forza Pietro, Forza Stefano, W il canottaggio italiano, W l’Italia.